Uno dei piatti tipici della zona del Medio Oriente e del Nord Africa, ovvero di quelle regioni segnate dalla dominazione turco-araba, è il cous cous.

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Le ricette a base di Cous cous, costituito da una sorta di agglomerato di granelli di semola di diametro inferiore ai due millimetri prima della cottura, che viene cotto a vapore o lessato come la pasta, sono semplici da preparare.

Come si ricava il cous cous

Questo ingrediente è ricavato attraverso la macinatura grossolana della semola di grano duro, un tempo fatta tramite macine di pietra. Oggi il cous cous è preparato anche con semola di altri cereali come il miglio, il mais, il riso e l'orzo.

Tradizioni e ricette legate al cous cous

Ad oggi il cous cous è l'alimento di riferimento per le popolazioni islamiche, e si è diffuso anche in tutto il mondo grazie al pullulare di ristoranti arabi e mediorientali. Non viene servito da solo, ma è accompagnato sovente da carni in umido e verdure bollite, oppure pesce in umido. Altri ingredienti per rendere saporito il cous cous sono la Harissa, una salsa piccante tipicamente tunisina.

Anche in Italia si è diffuso l'uso di questo alimento, principalmente nella zona Siciliana a stretto contatto col mondo Arabo. Il cous cous più tipico è quello alla trapanese, cotto a vapore in una pentola di terracotta e condito con brodo di pesce.

Come si prepara il cous cous? Ecco la Preparazione tipo

Il metodo più diffuso per prepararlo è quello di utilizzare un recipiente per la cottura a vapore costituito da una pentola di metallo in cui si cuociono gli ingredienti per condirlo; sopra a questa viene messo il recipiente con il fondo forato in cui il cous cous si cuoce grazie al vapore della pentola sottostante, da cui assorbe anche i sapori e gli aromi.

Vediamo insieme come preparare con questa ricetta un cous cous vegetale gustoso e saporito.

Ingredienti cous cous vegetale

  • 270 ml di acqua
  • 250 gr di cous cous
  • 2 noci di burro
  • 7 cucchiai di olio (2 per il cous cous, 5 per le verdure)
  • uno spicchio di aglio
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 melanzana
  • 1 peperoncino
  • 8 pomodorini
  • 2 zucchine
  • curry
  • basilico
  • sale

Come si prepara il cous cous: ricetta vegetale

Come si prepara il cous cous

In una pentola larga e capiente mettete l'acqua sul fuoco e aspettate che bolla. Nel frattempo tagliate le melanzane a cubetti e lasciatele scolare in uno scolapasta dopo averla cosparse di sale.
Quando l'acqua bolle, aggiungete il sale e versate nella pentola tutto il cous cous con due cucchiai d'olio e un pò di curry (a vostro piacimento,ma attenzione a non esagerare): mescolate bene e spegnete il fuoco.

Livellate bene nella pentola e lasciatelo raffreddare qualche minuto, fino a quando la semola ha assorbito tutta l'acqua. A questo punto riaccendete il fuoco per due minuti e aggiungete due noci di burro al couscous. Spegnete e lasciate raffreddare da parte.

In una padella fate rosolare con l'olio la cipolla: versate le melanzane sgocciolate e aggiungete l'aglio, il peperoncino, la carota e le zucchine tutto lavato e tagliato.

Lasciatele stufare a fuoco basso (aggiungendo anche dell'acqua calda o del brodo se ce n'è bisogno) fino a quando saranno cotte ma non sfatte. Aggiungete un pò di sale e lasciate raffreddare il tutto nella padella; in un recipiente versate dopo qualche minuto il cous cous e le verdure, insieme ai pomodorini tagliati e lavati.
Guarnite con qualche foglia di basilico.

Ingredienti e preparazione cous cous di pesce

Ecco gli ingredienti per la variante di pesce, pronta per 4 persone:

  • 300 gr di cous cous
  • 1 kg di zuppa di pesce
  • 1 cipolla
  • qualche spicchio di aglio
  • 1 pomodoro
  • peperoncino
  • alloro
  • olio
  • vino
  • spezie varie (cannella, zafferano, noce moscata)

La preparazione di questa ricetta non si discosta molto da quella della rinomata zuppa di pesce. Mettiamo in un tegame 100 ml di olio, e lasciamo soffriggere la cipolla tritata, l'aglio e l'alloro. Nel frattempo tagliamo a pezzi il pomodoro e aggiungiamolo al soffritto. A questo punto procediamo con il pesce, rigorosamente pulito! Possiamo scegliere fra le qualità più adatte a questo tipo di cottura, come il merluzzo, lo scorfano, qualche seppia, ecc.

Insaporiamo con mezzo bicchiere di vino e lasciamo il fuoco bello alto fino a completa evaporazione. Aggiungiamo poi circa 2 litri di acqua, aggiustiamo di sale e completiamo il brodo con le spezie, se volete anche i chiodi di garofano, ed il peperoncino.

A questo punto possiamo lasciare cuocere per una ventina di minuti al termine dei quali andiamo a filtrare il brodo per la fase successiva. Andiamo a mettere il cous cous in un recipiente, aggiungiamo circa mezzo litro di brodo e sgraniamo il tutto con l'aiuto delle forchette.

Valori nutrizionali del cous cous e benefici

Il cous cous – particolare lavorazione della semola di grano duro – è amato anche per le sue proprietà nutritive e per i benefici alla salute che lo rendono un piatto gustoso e in grado di andare incontro alle esigenze di chi soffre di diabete o di colesterolo alto, grazie al contenuto di fibre e proteine e pochi amidi e zuccheri.

Grazie all’elevato assorbimento, il cous cous trasmette un immediato senso di sazietà pur rimanendo molto digeribile per il basso contenuto di grassi. Ovviamente i suoi valori nutrizionali restano tali se esaltati dal giusto e calibrato condimento, preferibilmente di verdure, mantenendo così un profilo nutrizionale leggero e ipocalorico.

Infatti, il semplice connubio di semola e acqua ha un basso contenuto calorico con solo 350 calorie ogni 100 grammi di cous cous, esattamente la metà rispetto alle stesse quantità di pasta di grano duro o di riso. Il senso di sazietà che fornisce è lo stesso della pasta, ma con la metà delle calorie, lo rende un alimento ideale per le diete.

Il basso apporto calorico, i valori nutrizionali e il gusto forniscono dei benefici per la salute. Il cous cous, per esempio, aiuta l’intestino a rimanere in salute, è consigliato a chi svolge attività sportiva intensiva per via della presenza delle proteine che lo compongono, non contiene colesterolo e il suo consumo non ha controindicazioni per chi ha problemi cardiovascolari, la sua digeribilità contribuisce a una buona dgiestione ed è un alimento energetico.

Cibi consigliati in una dieta diabete tipo 1

In una dieta diabete tipo 1 bisogna cercare di tenere sotto controllo il consumo di carboidrati, l’indice glicemico e il peso corporeo. Di seguito sono illustrati i cibi consigliati durante una dieta diabete tipo 1.

  • Pietanze molto semplici che non necessitano di cotture elaborate, è preferibile mangiare pasta e riso integrali conditi con olio a crudo. Il piatto unico è un ottimo alleato nella lotta contro il diabete ad esempio una porzione di riso integrale con tonno, pomodori o verdure.
  • Evitare di mangiare durante lo stesso pasto due cibi amidacei, ad esempio la pasta e il pane.
  • Mangiare molta frutta e verdura tranne le banane, l’uva, i mandarini, la frutta sciroppata, la frutta secca, i cachi, il melograno ecc.
  • Sostituire il dolcificante allo zucchero.

E’ importante sapere che in una dieta diabete tipo 1 il saccarosio non deve superare la dose massima giornaliera di 20 gr, quindi è utile evitare o consumare in quantità limitate i prodotti confezionati come i biscotti, le bibite, gli snack ecc.

Informazioni utili

Il diabete mellito di tipo 1 è considerata dai medici una patologia autoimmune, perchè è provocata dalla produzione di anticorpi che hanno il compito di deteriorare tessuti ed organi importanti, in particolar modo il pancreas, causando una diminuzione e nei casi più gravi la totale assenza dell’insulina, un ormone che svolge l’importante compito di tenere sotto controllo il glucosio nel sangue. E ’importante sapere che esistono diverse categorie di diabete di tipi 1 e sono riportate nell’elenco che segue.

  • Diabete mellito autoimmune, chiamato anche insulinodipendente, si manifesta in pazienti di giovane età, in particolar modo nella fase dell’adolescenza e dell’infanzia. La sua causa principale è la distruzione delle cellule Beta che si trovano nel pancreas e in alcuni soggetti il processo distruttivo avviene molto rapidamente. Generalmente la forma rapida si manifesta nei bambini e la forma più lenta colpisce gli adulti ed è spesso definito con il nome di diabete autoimmune latente dell’adulto. Uno dei primi sintomi che deve mettere in allarme i medici è la chetoacidosi.
  • Diabete mellito idiopatico che colpisce in particolar modo la popolazione africana e asiatica. Anche in questo caso nei soggetti si manifesta una carenza di insulina nel sangue, accompagnata da chetoacidosi. Le cause che provocano questa patologia non sono ancora state scoperte.

I campanelli d’allarme

Com’è stato già detto in precedenza questa patologia può manifestarsi sia in età adulta sia in tenera età, ci sono diversi campanelli d’allarme che devono essere subito colti dal proprio medico e sono illustrati nell’elenco che segue.

  • Aumento del volume delle urine.
  • Aumento della sensazione di sete.
  • Diminuzione veloce del peso corporeo, non dovuta chiaramente a diete dimagranti.

E’ importante sapere che ci sono dei casi in cui i sintomi si manifestano nella prima fase, chiamata d’esordio e poi scompaiono per un periodo di tempo, trascorso il quale ricompaiono nuovamente. Ci sono diversi fattori che possono causare l’insorgenza della patologia e sono riportati nell’elenco che segue.

  • Fattori legati al proprio sistema immunitario.
  • Fattori genetici.
  • Fattori ambientali

Analizziamo il diabete mellito di tipo 2

Il diabete Mellito di tipo 2 è una malattia che interessa principalmente il metabolismo del glucosio, circa il 90% dei casi di diabete è di tipo 2, proprio per questo è la forma più comune e facilmente riscontrabile, tipico dell'età matura. Questa patologia è causata da un decifit della secrezione di insulina associato ad una particolare resistenza dei tessuti periferici all'azione dell'insulina.

Ultimamente risulta molto difficile diagnosticare il diabete mellito di tipo 2 in quanto dà pochissimi sintomi fino ad arrivare a delle vere e proprie complicanze croniche; per questo motivo possono passare anche 20 anni prima di una corretta diagnosi scaturendo così un ritardo nelle cure. In ogni caso colpisce persone con una particolare obesità, una vita sedentaria e un apporto calorico non regolare.

Il diabete mellito di tipo 2 si presenta come una patologia scaturita da più cause che interagiscono tra di loro, principalmente l'aumento di peso e quindi l'insulino-resistenza fà si che l'organismo richieda sempre un elevata presenza di insulina che, appunto, i diabetici di questo tipo non hanno.

Anche se la quantità di insulina presente è molto elevata, risulta bassa messa a confronto con livelli glicemici; è proprio questo che determina l'aumento dei valori glicemici e la conseguente comparsa della patologia.

In sostanza la causa più comune della comparsa del diabete mellito tipo 2 può essere legata allo stile di vita: un abuso di carboidrati, un alimentazione poco regolare, la sedentarietà e l'eccesso della massa grassa o a cause di altro genere come l'alterazione strutturale dell'insulina.

Qualunque sia la causa, la terapia più mirata ed efficace è rappresentata dalla riduzione del peso e dell'assunzione di carboidrati attraverso una dieta per il mellito tipo 2 affiancata ad un essenziale una terapia motoria e, se necessaria, una terapia farmacologica.

Diabete mellito di tipo 2: alimentazione nella patologia

Questo tipo di dieta predilige principalmente frutta e verdura che sia cotta o cruda e condita solamente con un cucchiaino di olio extravergine di oliva, la scelta di cibo ricco di fibre in modo tale da avere un maggiore senso di sazietà in poco tempo, l'eliminazione di qualsiasi tipo di dolce, di bevante gassate, di alcolici e, come accennato, l'aumento di alimenti che contengono antiossidanti, ortaggi e frutta non zuccherina.

Consigli utili a chi segue una dieta

Come è stato in precedenza detto chi soffre di diabete mellito di tipo 2 ha bisogno di perdere peso e quindi deve seguire un regime alimentare dietetico che contenga un numero limitato di calorie ma che non sia molto restrittivo.

Di seguito sono illustrati alcuni importanti consigli utili a chi segue una dieta:

  • Mangiare molta verdura, sia cruda sia cotta il giorno. E’ possibile condire le verdure con un cucchiaio di olio di oliva extravergine, limone, aceto e spezie varie.
  • Consumare preferibilmente pasta e pane integrale che è ricco di fibre e aumenta il senso di sazietà. E’ importante sapere che i carboidrati vanno consumati con moderazione e preferibilmente durante il pranzo.
  • Bere molta acqua naturale ed evitare o ridurre drasticamente il consumo di bibite gassate che contengono molto zucchero. Un ottimo alleato della dieta diabete tipo 2 è il tè verde.
  • Evitare il consumo di alcolici e superalcolici.
  • Mangiare molta frutta tranne l’uva, i mandarini, le banane, la frutta sciroppata, la frutta secca ecc.
  • Consumare con moderazione la carne rossa, i formaggi, i latticini, gli affettati, i biscotti, le merendine ecc.

FAQ

Come è fatto il cous cous?

Il cous cous è prodotto da semola di grano duro mescolata con acqua e lavorata finemente in piccole palline da cuocere al vapore. Il procedimento di preparazione richiede tempo e pazienza. In commercio è, oggi, sempre più frequente trovarlo in formato precotto nella grande distribuzione.

Che differenza c’è tra pasta e couso cous?

La differenza principale è nel formato e nella preparazione. Il cous cous si lavora con la semola di grano duro e acqua riducendolo in piccoli granelli, la pasta utilizza altre farine di grano o la stessa semola di grano duro è trattata diversamente per dare le diverse forme alla pasta e subisce diversi trattamenti quali la filatura e l’essiccatura

Quando si mangia il cous cous, a pranzo o a cena?

Dipende dalle varie tradizioni culinarie mediterranee. Nei paesi del Maghreb, il cous cous si consuma tradizionalmente la sera, usanza che deriva dalle popolazioni nomadi che consumavano i pasti la sera quando si fermavano per la notte. In alcune arre del Marocco, invece, lo si consuma anche a pranzo o nel primo pomeriggio.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare il cous sous?

L’assenza di colesterolo favorisce l’inserimento del cous cous nelle diete di chi soffre di problemi cardiovascolari.

Chi soffre di diabete può mangiare il cous cous?

Sì, grazie al suo basso contenuto glicemico, il cous cous può essere introdotto nelle diete dei diabetici.

Qual à il paese di origine del cous cous?

Il Marocco. Ma è un piatto tipico di tutta la regione nord africana. Le origini del cous cous sono comunque controverse, alcuni ritengono che ocme la pasta, anche il cous cous sia originario della Cina e poi diffusosi nel Nord Africa, in particolare. Oggi, è un lalmento che si trova in tutto il mondo ed è molto apprezzato.

Quante calorie ha un piatto di cous cous con le verdure?

338 calorie. Un piatto gustoso, salutare, buono anche freddo.

Quali sono le spezie che si usano per condire il cous cous?

Molte spezie si abbinano alla lavorazione di base del cous cous per renderlo aromatico e gustoso, tra queste ci sono il peperoncino, lo zenzero, il cumino, il coriandolo, l0aglio, il sale e la noce moscata, il pepe e i chiodi di garofano.

Serviamo il nostro cous cous di pesce in un piatto aggiungendo i pezzi di pesce ed il brodo a piacere.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.