Dopo avervi parlato dei Ristoranti a Campo de Fiori, oggi ci tuffiamo in un nuovo approfondimento. La classe e lo stile di una buona Enoteca - Wine Bar a Roma non ha eguali. Sorseggiare un buon vino tra le strade della capitale ha un fascino che ti strega e ti ammalia.

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Centro

Cul De Sac (ottima anche per l'aperitivo)

Questa enoteca a Roma ha ispirato l'apertura di innumerevoli locali. Al suo interno la possibilità di gustare dei buonissimi vini e dei delicati pasti.

Enoteche a Roma: Casa Bleve

Wine bar romano che fa dell'eleganza e della raffinatezza le sue armi migliori. Un ambiente accogliente accompagnerà delicatamente i piatti e i vini che vi verranno serviti. Si passa da una selezione di formaggi freschissimi ad una lista di vini impressionanti (a mescita e non).

Crudo

Molto rinomato, il locale a Roma si mostra molto interessante anche per quel che riguarda la cena. Decisamente frequentato nella sua veste nottambula, il locale è da vedere assolutamente.

Arcioni centro vini (anche consegna domicilio)

Forniture per alberghi, ristoranti ed enti, articoli da regalo, ricercatezze e idee per ricorrenze speciali. Dal 1932 il Centro Vini Arcioni è accanto ai suoi affezionati clienti con spunti per golosi cadeau, vini ricercati, una vasta cantina di etichette selezionate, soluzioni per ogni occasione.

Enoteche a Roma: Cantina Belsiana

Ristorante, enoteca e bistrot situato a pochi passi da Piazza di Spagna, la Cantina Belsiana è il luogo perfetto per i vostri pranzi e cene, ma anche per brunch ed aperitivi a buffet. Offre piatti tipici della cucina regionale e romana, accompagnati da una carta dei vini pregiata e selezionata, e da birre artigianali di provenienza nazionale. 

Gusto Osteria

Sita nel centro storico di Roma attrae ogni sera moltissimi visitatori, attratti da un ambiente dinamico e dal servizio impeccabile. Molto interessante la possibilità di poter assaggiare micro porzioni di tutto.

Nomentana

Trimani (anche all'aperto)

Il wine bar della fornitissima enoteca Trimani è sito in Via Cernaia 37 e vi accoglierà in un ambiente caldo e avvolgente nel quale gustare vini eleganti e raffinati. Durante l'estate c'è la gradita possibilità di sedersi all'aperto.

Uve e Forme

Una carta dei vini impressionante e una cortesia fuori dal comune sono le caratteristiche che più vi rimarranno impresse di questa enoteca romana. Anche qui la possibilità di sedersi fuori durante la bella stagione.

bicchiere vino

Portuense

Enoteche a Roma: Mangitaly Srl (buona ed economica)

L'azienda vanta un'ampia scelta di prodotti alimentari unici nel loro genere. Grazie ad una attenta e accurata organizzazione coccoliamo i nostri clienti proponendo loro cibi di prima qualità consegnando il tutto direttamente a casa loro.

Eur

Enoteca Massimo Cinti (l'ideale per degustazioni tra amici)

Mirata è la scelta di distillati, dai grandi Rum e Whisky di Samaroli ai Calvados e Cognac.

Gianicolo

Quattro bicchieri

Il locale Quattro Bicchieri offre servizi di caffetteria, vineria e cocktail bar. Vi aspettano anche per i vostri dopo cinema o dopo teatro. Il suo punto forte è la grande quantità di vini che offre, in quanto, oltre che cocktail bar, fornisce anche servizio di enoteca. Si trova a 2 passi dal Gianicolo. Offre i servizi ai clienti dalle 07 alle 02.

Flaminio

Enoteche a Roma: Le Formiche Roma

Locale in cui è possibile organizzare un qualsiasi evento. Bere in compagnia e divertirsi.

Vino da tavola: come consumarla durante i pasti

Il vino da tavola è qualsiasi vino destinato al consumo durante un pasto; tuttavia può essere scomposto in modo più specifico in base all'origine e al contesto del suo utilizzo.  In Europa, "vino da tavola" originariamente si riferiva a una categoria legale di vini che soddisfacevano restrizioni minime di produzione.

Secondo le linee guida dell'UE, tutto il vino europeo era "Vino da tavola" o "Vini di qualità prodotti in regioni specificate". Questi ultimi vini erano prodotti con indicazioni geografiche protette, nel senso che le zone in cui erano coltivati ​​e le modalità con cui venivano prodotti erano altamente regolamentati (e quindi, teoricamente, di qualità superiore). 

Mentre il "vino da tavola" è stato ufficialmente eliminato, molti produttori di vino hanno resistito a farlo cadere. I produttori di vino italiani, ad esempio, stanno tentando debolmente di rinominare "vino da tavola" semplicemente come " vino”.

Se non si conoscono i produttori di vini, è meglio cercare un venditore in un'enoteca affidabile oppure scegliere fra tanti vini su vinumstore.it.

Il prezzo può indicare la qualità. Ad esempio, è più probabile che una bottiglia di vino da € 20,00 sia migliore di una bottiglia da € 10,00. È tuttavia possibile che la bottiglia da € 10,00 sia migliore della bottiglia da € 20,00, insomma il prezzo è solo uno strumento in più e non sempre definisce la qualità del vino. 

Il motivo per cui il vino rosso si abbina bene alle carni rosse, come la bistecca, è per la sua capacità di ammorbidire le proteine ​​nella carne e aiutare ad esaltare i sapori del grasso. L'ammorbidimento della carne avviene a causa del tannino, un composto chimico che si trova nel vino rosso. 

I vini bianchi si abbinano bene al pesce perché gli acidi del vino esaltano il gusto del pesce, rendendolo più fresco. 

Se lo stesso aggettivo viene usato per descrivere il cibo e il vino è probabile che l’abbinamento fra i due funzionerà; i vini dolci vanno benissimo con i cibi dolci. Un ottimo esempio sono i dolci o le crostate a base di frutta e i vini dolci. 

A volte può essere complicato abbinare i vini a carni o pesci che hanno una salsa pesante. Il modo migliore per avvicinarsi a un piatto come questo è abbinare il vino al sugo e non alla carne. Ciò consente una migliore esperienza perché alcune salse possono avere cattive interazioni con il vino. O ancora, si desidera evitare di abbinare salse amare con sapore amaro a causa dell'amaro che si accumulerà, creando un gusto sfavorevole.  

Alcune regole per accoppiare il Vino da tavola

Esistono vari modi per avvicinarsi agli abbinamenti vino e cibo. 

In un abbinamento congruente, il cibo e il vino scelti condivideranno diversi composti o sapori. Può essere un vino dolce abbinato a un piatto dolce, un vino rosso con retrogusto burroso abbinato a un piatto di pasta burroso. Il consiglio importante quando si creano abbinamenti congruenti è assicurarsi che il vino non sia sopraffatto dai sapori del cibo perché in quel caso il sapore del vino può diventare insipido. 

Il vantaggio di un abbinamento congruente è quello di permettere al vino e al cibo di esaltare l’uno il sapore dell'altro. I vini rossi sono un'ottima scelta quando si cerca di creare abbinamenti congruenti. Con aromi e sapori che vanno dalla ciliegia al fumoso, i vini rossi sono molto diversi e facili da abbinare ad alimenti simili. 

Come scegliere il vino se mi invitano in una serata presso un'Enoteca?

Scegliere il vino giusto quando si è invitati in una serata presso un'enoteca può essere un'esperienza piacevole e un'opportunità per esplorare nuovi sapori. Ecco alcuni consigli per fare la scelta giusta:

  1. Chiedi Consiglio: Non esitare a chiedere consigli al personale dell'enoteca. Sono esperti e possono guidarti nella scelta del vino più adatto ai tuoi gusti e all'occasione.
  2. Considera il Tipo di Evento: Se è una cena, il vino dovrebbe abbinarsi bene con il cibo servito. Per un aperitivo o un incontro informale, potresti optare per vini più leggeri come un bianco frizzante o un rosé.
  3. Gusta Prima di Scegliere: Molti enoteche offrono la possibilità di assaggiare diversi vini prima di sceglierne uno. Questo ti permette di scoprire quali vini preferisci.
  4. Pensa al Tuo Budget: Le enoteche offrono una vasta gamma di vini che variano molto in prezzo. Stabilisci un budget prima di iniziare a cercare.
  5. Sperimenta Nuovi Vini: Una visita in enoteca è l'occasione perfetta per provare vini che non conosci. Potresti scoprire un nuovo preferito!
  6. Abbinamenti con il Cibo: Se sai cosa mangerai, considera gli abbinamenti classici. Ad esempio, i vini rossi corposi si abbinano bene con carni rosse, mentre i vini bianchi leggeri sono ideali per piatti di pesce o vegetariani.
  7. Preferenze Personali: Scegli in base ai tuoi gusti personali. Se preferisci i vini dolci, opta per un Moscato o un Riesling. Se ti piacciono i vini secchi, considera un Chardonnay o un Cabernet Sauvignon.
  8. Stagione: Alcuni vini si abbinano meglio a determinate stagioni. Ad esempio, i vini bianchi e rosé sono spesso preferiti in estate, mentre i rossi più corposi sono ideali in inverno.

Ricorda che la scelta del vino è soggettiva e l'aspetto più importante è goderti l'esperienza. Non temere di esplorare e fare domande, in modo da poter fare una scelta informata e goderti la serata al meglio.

Come degustare il whisky

Il whisky nasce come un semplice distillato ottenuto dai cereali, ma nel corso della sua storia è riuscito ad affermarsi sempre di più, fino a diventare un simbolo di classe ed eleganza. Sono nati nuovi modi di gustarlo, e la capacità di assaporarne la fragranza e il profumo è divenuta quasi una forma d’arte.

Oggi il whisky è uno degli alcolici più richiesti e le tipologie e le modalità di produzione, a partire dalla scelta del cereale, sono sempre più ricercate. Indipendentemente da dove ci si trovi, in qualsiasi pub o bar del mondo, è sempre possibile ordinarne uno di buona qualità. Oppure si può optare per assaporarlo a casa, sfruttando le numerose offerte online di whisky, che permettono di procurarsi dai prodotti più economici – ma sempre di qualità - fino a una selezione di quelli migliori e più costosi.

La degustazione del whisky è un momento che va vissuto pienamente e necessita di alcuni accorgimenti che possono donare a questo istante una dimensione ancora più affascinante.

Il whisky non andrebbe semplicemente bevuto; chi pensa che questo sia sufficiente si sta in realtà perdendo buona parte di un’esperienza che, se vissuta, può aumentare molto il piacere che deriva da ogni singola goccia di questo distillato. Meglio seguire pochi semplici passaggi che consentono di esaltare i profumi e gli aromi sprigionati da questa bevanda.

La giusta attesa

Il primo consiglio da seguire quando si degusta un buon whisky è quello di attendere almeno mezz’ora prima di bere dopo aver versato il liquore nel bicchiere; in questo modo, infatti, si lascia il tempo affinché il gusto e il colore dell’alcolico si modifichino a contatto con l’aria. L’ideale sarebbe attendere diversi minuti anche tra un sorso e l’altro per riuscire a percepire tutti i piccoli cambiamenti, soprattutto nel gusto, a cui il whisky si presta durante la degustazione.

Il dilemma del ghiaccio

Gustare il whisky con o senza ghiaccio è un dilemma che per decenni ha diviso chi sosteneva che tale pratica ne rovinasse il sapore e chi, al contrario, affermava che il contatto con il ghiaccio potesse esaltarne profumi e sensazioni al palato. Il problema principale, anche in questo caso,  è rappresentato dal tempo. La scelta del ghiaccio non è del tutto sbagliata; tuttavia, un piccolo cubetto di ghiaccio (quantità massima consentita) costringe a una degustazione troppo veloce, allo scopo di evitare che questo si sciolga del tutto. D’altro canto, bere un whisky liscio potrebbe non piacere ai più. Ecco, quindi, che in molti hanno rivalutato un accompagnamento che col tempo si era perso ma che, nella sua semplicità, può offrire una valida alternativa al ghiaccio: l’acqua.

L’importanza dell’acqua

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Oggi accompagnare un bicchiere di whisky con uno di acqua è quasi una pratica normale. Il consiglio è quello di diluire con l’acqua solo dopo due o tre sorsi. Cominciare da subito rischierebbe di rinfrescare troppo il palato e di perdersi il momento importante e irripetibile del primo sorso. Parlando di “tecnica”, c’è chi preferisce bere l’acqua direttamente dal bicchiere e chi, invece, diluisce il whisky con poche gocce d’acqua versate con la punta del dito.

Quali cibi abbinare

Altro discorso da fare è relativo ai cibi da abbinare al whisky. Sin dalle sue origini, il whisky è sempre stato un alcolico da gustare a fine cena, lontano, quindi, dai cibi che caratterizzavano il pasto principale quali carni, pesci, verdure o farinacei; si preferiva accompagnarlo con del cioccolato o una selezione di formaggi. Col tempo, però, questa pratica è venuta meno e oggi non è raro che un whisky venga servito anche durante il pranzo o la cena. A seconda del tipo di whisky, comunque, si dovranno abbinare cibi specifici: ottimo il dolce in caso di whisky leggero, unico e inimitabile l’abbinamento tra cibo affumicato e whisky torbato.

Perché si serve il whisky con l’acqua?

L’acqua nel whisky è importante sia in fase di produzione che di degustazione. L’ingrediente principale del whisky è l’orzo che viene messo in ammollo nell’acqua in grandi vasche e ad una umidità non inferiore al 47%. Il bagno in acqua serve per attivare la germinazione. Quando l’orzo viene maltato si immerge nuovamente in acqua calda. L’acqua è, quindi, parte integrante del processo di produzione del whisky.

Gli esperti degustatori suggeriscono quindi di richiamare al palato la “freschezza” dell’acqua sorseggiando il whisky con l’acqua. Si può bere un sorso di whisky e poi di acqua, oppure molti preferiscono aggiungere poche gocce di acqua – davvero poche, 4 o 5 – direttamente nel bicchiere. L’acqua serve per aprire al palato tutte le nuances aromatiche del whisky. Perché? Perché l’acqua libera il guaiacolo, ovvero un composto organico a base fenolica, dalle molecole liquide facendole risalire in superficie, grazie allo sprigionamento di questo etere stimolato dall’acqua, si percepiscono tutti quegli aromi di tabacco, miele, cuoio e legno tostato che caratterizzano un buon whisky.

Bisogna però saper abbinare l’acqua giusta. L’acqua ideale sarebbe la stessa impiegata per il processo di produzione, ma essendo impossibile bisogna fare attenzione alla scelta dell’acqua perché i Sali minerali presenti nell’acqua possono alterare anche il gusto del whisky. Da evitare, quindi, l’acqua frizzante o un’acqua ricca di calcio e bicarbonati. L’acqua ideale è quella povera di minerali, meglio se distillata.

FAQ

Come si serve il whisky?

Per favorire la degustazione perfetta del whisky, si accompagna sempre con un goccio di acqua. Ideale è portare la gradazione del whisky a 34 gradi, per cui un bicchiere da 4 cl di whisky si serve con l’aggiunta di 0,5 cl di acqua.

Cosa si può mischiare con il whisky?

Il whisky si degusta in purezza, soprattutto quello irlandese, ma una caratteristica di questo alcolico è la sua versatilità, per cui si presta a mix interessanti come per esempio il whisky & soda, il whisky & cola, latte e whisky, whisky e lemon soda.

Quanto whisky si può bere?

Il whisky è un distillato con una gradazione alcolica del 35-40%. Anche i soggetti non affetti da patologie, dovrebbero limitarsi al consumo modesto di alcol, in una misura pari a meno di 40-80 ml.

Che gusto ha il whisky?

Il whisky è ricavato dall’orzo che maltato acquista un aroma di tostatura e caramello. I whisky prodotti dal mais presentano un aroma più dolce di vaniglia e sciroppo d’acero. I Whisky a base di segale, invece, hanno un sapore pungente e pepato. Il whisky a base di grano tende ad avere un aroma più vicino al pane integrale con miele.

Cosa significa whisky liscio?

Il whisky liscio è servito a temperatura ambiente, senza acqua e senza ghiaccio. Tuttavia, degustare il whisky liscio non è l’esperienza migliore perché si avverte troppo alcol all’olfatto e al gusto, celando le sue caratteristiche molecolari che lo caratterizzano.

Come si capisce che un whisky è buono?

Un buon whisky è caratterizzato da un mix di aromi eleganti ed equilibrati e soprattutto l’alcol non deve mai prevalere sul resto, non deve dare di alcol.

Che differenza c’è tra whisky e scotch?

È una differenza di denominazione e provenienza: il whisky è scozzese, mentre il whiskey è irlandese. Lo Scotch whisky è esclusivamente di origine scozzese e prodotto in Scozia.

Qual è la differenza tra whisky e whiskey?

È una differenza ortografica che indica la provenienza del prodotto: la grafia “whisky” è scozzese, ma utilizzata anche in Canada e Gran Bretagna. La grafia whiskey è di origine irlandese, ma è utilizzata anche negli Stati Uniti.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.